giovedì 14 luglio 2011

..gioielli edera e foglie ..











Eccole qui le collane edera e foglie..
su richiesta possono essere applicate a cordoncino colorato...nascono tutte con il cordoncino marrone...proprio ad assomigliare a delle vere foglie...
il materiale utilizzato è il fimocernit verde scuro effect, e pigmenti dorati..

mercoledì 13 luglio 2011

lunedì 11 luglio 2011

I gioielli "boccioli delle fate"...

Piccolo bocciolo con pietra di ametista
Bocciolo con quarzo celestino, agata verde chiaro e conchiglia...
Fiore in quarzo rosa
Ciondolo celtico, pietre in agata verde
Boccioli in quarzo celestino, quarzo rosa e agata verde
Fiore con pietra viola e ceramica
boccioli con ametista, turchese e agata verde chiaro
ciondolo cuore lavorato..
goccia con ametista,bocciolo quarzo rosa, bocciolo pietra nera
 ciondolo fairy con ametista, ciondolo agata verde
 ciondolo cuore lavorata con agata verde chiaro
 ciondolo fiore
 bocciolo agata verde, ciondolo celtico


bocciolo quarzo bianco,bocciolo agata gialla, bocciolo quarzo rosa



Ecco qui le ultime creazioni!!!
Un soffio di rugiada




domenica 3 luglio 2011

love,,,

Noi alberi viviamo di piogge
di rugiade eterne e delle brume
dei fiumi e degli oceani
di mattutini vapori
e delicate nebbie
Durante il giorno il calore
dei raggi del sole
dilata i nostri corpi sublunari
che assorbono cosi, nel profondo,
la soavissima rugiada notturna.
 

Lavanda

LAVANDA

E' la pianta che piu' amo,il suo colore e' il mio preferito,il suo profumo mi appartiene .Quando vedo un cespuglio dei suoi fiori sono felice , tutto sembra piu' bello.
Nel linguaggio dei fiori la Lavanda può avere due significati
distinti e contradditori tra loro.

Il primo significato si rifà ad un'antica
tradizione che racconta che la lavanda venisse usata nell'antichità
contro i
morsi dei serpenti e raccomandavano di
trofinarla sulle ferite dopo averla lasciata macerare in acqua. Era
quindi considerata un antidoto ma si diceva
anche che all'interno dei suoi cespugli i
serpenti vi facessero il nido, soprattutto gli aspidi, quindi i popoli
antichi si avvicinavano ad essi con grande
cautela. Da questa credenza è derivato il suo
significato nel linguaggio dei fiori vale a dire "diffidenza".

Il secondo significato della Lavanda è legato
invece a sentimenti più miti e regalare della lavanda vorrebbe dire "il
tuo ricordo è la mia unica felicità".

una piccola storia..

Due Ciliegi innamorati, nati distanti, si guardavano senza potersi toccare.
Li vide una Nuvola, che m...ossa a compassione, pianse dal dolore ed agitò le loro foglie.. ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono.
Li vide una Tempesta, che mossa a compassione, urlò dal dolore ed agitò i loro rami.. ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono.
Li vide una Montagna, che mossa a compassione, tremò dal dolore ed agitò i loro tronchi.. ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono.
Nuvola, Tempesta e Montagna ignoravano, che sotto la terra, le radici dei Ciliegi erano intrecciate in un abbraccio senza tempo.

 

la vita nel bosco..

Andai nei boschi
perché volevo vivere
con saggezza e profondità
...e succhiare tutto il midollo della vita,
sbaragliare tutto ciò che non era vita
E non scoprire,
in punto di morte,
che non ero vissuto.

(Henry David Thoreau, 
da Walden ovvero La vita nei boschi)

La saggezza degli alberi

Dio non ha dato loro
gambe ma radici
per ricordare all’uomo
...che il futuro si nutre di passato.
Dio non ha donato loro
gambe atletiche ma braccia
generose e accoglienti
che gli solleticano la barba,
per ricordare all’uomo
che non è correndo
ma solo donando
che si raccolgono frutti...

Lupo

Io sono il lupo.
La fame è la mia compagna,
la solitudine la mia si...curezza
...un'eterna, triste condanna.
Io sono l'istinto.
Passi svelti nella notte,
il freddo è il mio giaciglio,
il vento la mia sola coperta.
Io sono il silenzio.
Un'ombra nella foresta
impronte lungo il fiume
occhi di brace nel profondo buio.
Io sono il mistero.
Canti d'amore alla luna,
lunghe corse inseguendo fantasmi,
ombre e tracce di odori e suoni.
Io sono il sogno.
La libertà pura, assoluta
che tracima violenta
su stagioni senza tempo.
Io sono alfa e omega
neve rossa d'ignare prede,
soffio di nuova vita
chiusura del naturale anello.
Io sarò forse ucciso,
mai disperso, cancellato
come immortale spirito del bosco
di nuovo vigore sarò creato.
Io sono il lupo.

Gufo..

Ogni notte
il gufo
con la sua scimmiesca faccia selvaggia
lancia il suo richiamo di tra i rami neri,
e i topi hanno freddo
e i conigli rabbriviscono
nei campi innevati -
e allora si apre la lunga, profonda valle del silenzio
quando egli smette il suo canto e si lancia
in aria.
Io non so
quale sia della morte lo scopo
ultimo, ma penso
questo: chiunque sogni di tenere la sua
vita in pugno
anno dopo anno per centinaia di anni
non ha mai considerato il gufo -
come egli viene, esausto,
attraverso la neve,
attraverso gli alberi ibernati,
superati tronchi e piante,
tirandosi fuori da stalle e campanili,
girando per questa e quella via
attraverso le maglie di qualunque ostacolo -
fermato da nulla -
riempiendosi momento dopo momento
di una gioia rossa e digeribile,
lanciandosi a falce dai campi solitari e bianchi -
e come al mattino,
come se ogni cosa fosse
come deve essere, i campi
si fanno intensi di luce rosa,
il gufo scompare
dietro tra i rami,
la neve va a cadere
fiocco dopo perfetto fiocco.
(Mary olivier)

Gufo bianco..

Gufi bianchi volano dentro e fuori i campi

Venendo giù
dal cielo gelido
con le sue profondità di luce,
come un angelo, o un Buddha con le ali,
era bello e preciso,
battendo le neve e qualsiasi cosa fosse là
con una forza che lascia l'impronta
della punta delle sue ali - distanti un metro e mezzo -
e l'impeto predatore delle sue zampe,
e il segno di ciò che stava rincorrendo
attraverso le bianche valli della neve -
e allora si è levato, graziosamente,
ed è volato via nuovamente verso le paludi ghiacciate,
per appostarsi là, come un piccolo faro,
nelle ombre blu -
così pensai:
forse morte
non è oscurità, dopo tutto,
ma così tanta luce che si avvolge attorno a noi -

soffice come piume.
Noi, istantaneamente stanchi di guardare, e guardare,
chiudiamo i nostri occhi, non senza meraviglia,
e ci lasciamo trasportare,
come attraverso la translucenza della mica,
al fiume che è senza la ben che minima ombra o macchia -
che è nulla se non luce - bruciante e aortica luce -
in cui siamo lavati e lavati
dalle nostre ossa.

(Mary olivier)

la Civetta..

La civetta è il simbolo della magia e della veggenza.

In diversi paesi viene anche chiamata aquila della notte .

Essa possiede una vista eccezionale anche durante il buio notturno, alla quale si aggiunge un ottimo udito.

Quando caccia, le sue prede non riescono ad avvertirne l'arrivo perché, grazie alle sue penne particolari, riesce a volare senza alcun rumore di battito d'ali.

Gli individui in possesso dell'energia della civetta sono in genere versati nelle arti magiche, o comunque nutrono uno spiccato interesse per l'occultismo.

Si sentono fortemente attratti verso la magia bianca o verso la meno raccomandabile magia nera.

E quasi impossibile tenere loro nascosto qualcosa, giacché sono in grado di percepire anche i pensieri più reconditi.

Non solo comprendono sempre senza fatica quale sia la verità, ma ritengono questa dote una cosa ovvia e naturale, la qual cosa li rende a volte poco ben accetti o addirittura temuti.

La civetta è l'uccello della saggezza, poiché è in grado di vedere e ascoltare cose che sfuggono agli altri animali. Può aiutare a riconoscere la verità e a interpretare le indicazioni del destino.

Quercia..

QUERCIA

Capo risoluto di tutti i boschi,
per stare vicino a te,per imparare siamo venuti a te.
Insegnaci come governare,noi stessi,non gli altri,
ma abbi cura di loro,nutrili,come amanti.
Prendici sotto le tue ali protettive,
ispiraci ,dacci la tua benedizione!Il nostro cuore canterà:
"Dovunuqe noi siamo-Lascia che lo spirito sia Re,
lascia che lo spirito sia Re".

Gli studi sulle correnti elettriche negli alberi hanno dimostrato che la quercia è veramente un albero speciale.La sua vitalità è molto più alta di quella di qualsiasi altro albero che viva nello stesso clima (solo la betulla gli si avvicina,ma è molto più piccola e la sua carica dipende dalla luce solare).
La quercia entra nella vita con una forza tremenda.
Con la sua unica radice(fittone) essa è infissa nella terra come una lancia scagliata dagli dei.
Il suo compito è di convogliare un pò dell'energia creativa primordiale sulla terra e distribuirla tra tutti i suoi abitanti.E' lo spirito che si manifesta nella quercia,la forza vitale che si appresta a creare (mentre il tasso è una via d'uscita,una porta che da questo mondo riporta al mondo spirituale).
Lo spirito della quercia ci porta nel mondo,non nella fase di nascita ,come nel faggio,ma in quella della massima forza.E quanta energia ha dato agli uomini:legno per le flotte di navi da carico e da guerra,per case,barili,tavoli,porte,fuoco per lavorare il metallo,corteccia per la concia.

"Re quercia,patriarca degli alberi,
i tuoi germogli crescono lentamente.
Per tre secoli cresci ,e per altri tre conservi
il tuo massimo splendore,
e altri tre ti occorrono per morire.(F.Hageneder)

Larice...

LARICE

Verde sorella che vivi sulla cima del mondo,
che porti la luce ai boschi di sotto
e respiri la profondità,l'altezza e la luce,
la tua vera maestà non la conosciamo.
Regina delle montagne,prendi su di te il peso
di difficili questioni e lo innalzi,senza piegarti,
compiacendo le fanciulle benedette,
Tu,ponte di fiducia,che ci colleghi al Mondo Invisibile.

Tutto quello che nell'abete è duro ,rigido e scuro,nel larice è morbido,delicato e chiaro.La sua forma è più arrontondata di quella tipica delle conifere,i suoi aghi sono morbidi,le sue pigne rosa.Alleggerisce sia i boschi d'abete sia quelli misti(con pino,betulla,pioppo tremulo,ontano e quercia)con il suo verde smeraldo primaverile e il suo oro autunnale.Il larice si avvicina molto alle latifoglie,poichè possiede la capacità di rinnovare ogni anno il suo fogliame e di modificare la geometria simmetrica della sua chioma,facendole assumere forme molto più espressive,altrimenti raggiunte solo dalle latifoglie.Il larice possiede potenzialmente una maggiore individualità,la quale si riflette nelle leggende e nel folclore locale.E' quasi impossibile dire se le" fanciulle benedette" siano driadi degli alberi o esseri della montagna che lasciano i loro" ghiacci luccicanti e le loro grotte di cristallo" per nascondersi sotto i larici (l'albero come porta d'ingresso),ma il messaggio è comunque chiaro:il larice è la dimora di esseri benevoli,molto graziosi,che appartengono a piani di esistenza senza tempo.Sotto un larice potremo sentire la loro pace e la loro gioia.
(F.Hageneder)

il Ginepro...

GINEPRO

Guardiano di giovani terre spoglie
scegli il tuo tempo e il tuo posto!
Raccogli la forza vitale dal sole
e spargila abbondante sulla terra,
tessi le forze,trasmettile,
ricevi il nostro amore,possa tu vivere a lungo!
Quando ti incontriamo negli ampi acquitrini
vienici incontro anche tu dall'altra parte.

Il ginepro era la "verga della vita" e un simbolo di fertilità.Proteggeva bambini,adulti e animali,e teneva sotto controllo influenze e spiriti indesiderati.Era usato anche nelle pire funerarie teutoniche e nei rituali greci dedicati ad Ecate,la dea dell'oltretomba.Il ginepro è come un ascensore moderno ,che offre continuamente un passaggio verso l'alto o verso il basso per accedere ad altri "piani " di coscienza.Quando saremo pronti a ricevere il suo messaggio,il processo della nostra trasformazione interiore diverrà certamente più rapido .
(F.Hageneder)

Giada...

GIADA

Secondo la tradizione, alla giada si riconoscono proprietà calmanti, rasserenanti e lenitive degli stati d'animo turbati. Come tutte le pietre verdi e rosa, è legata al 4º chakra, quello del cuore.

La giada viene definita la pietra dei medici in quanto aiuterebbe a calmare il cuore e a trovare la giusta compassione per prendere le giuste decisioni.

Astralmente viene legata a Venere e quindi al toro e alla bilancia.

Nei tempi antichi in Cina si credeva che la giada fosse una pietra magica, in grado di donare all’uomo l’Immortalità. I Cinesi cominciarono a fare uso di questa pietra sin dal Neolitico, raffinando sempre più le tecniche di lavorazione, a tal punto che i primi tre, quattromila anni di storia cinese sono ricordati come "era della giada".

La cosa più straordinaria è che la giada è uno dei materiali più duri in natura, e nonostante ciò, da più di cinquemila anni l’uomo è riuscito a lavorarla, trasformandola da un semplice ciottolo di fiume ad una raffinatissima opera d’arte. Si conoscono le tecniche di ‘intaglio’ a partire dall’epoca Han (più o meno l’era di Cristo), ma nulla si sa di come realizzassero tali opere già tremila anni prima.

La cultura della giada ha fortemente influenzato la storia cinese dai suoi primordi fino ai giorni nostri. Già nelle tombe del periodo Neolitico, scoperte negli ultimi venticinque anni, sono stati ritrovati numerosi oggetti di giada. Lo stesso imperatore Qin Shihuangdi, che unificò la Cina e costruì il primo pezzo della Grande Muraglia, quando morì fu vestito di un abito fatto di migliaia di scaglie di giada unite tra di loro da un filo d’oro, affinché il suo corpo si potesse conservare per l’eternità.

Anche ai giorni nostri in Cina gli oggetti di giada sono molto apprezzati, e in molti amano portarne addosso, magari sottoforma di monile appeso al collo o al polso. La giada può essere paragonabile ad un brillante per il mondo occidentale, con la differenza che mentre il brillante è indice di bellezza e di un valore pecuniario, un gioiello di giada, oltre a queste due qualità, è simbolo di diverse virtù, ognuna legata ad una qualità della pietra: la brillantezza rappresenta la carità, la sonorità rappresenta la saggezza, la traslucenza rappresenta la franchezza. La giada si spezza, ma non si piega: denota il coraggio, e ha i bordi acuti ma non ferisce: rappresenta l’equità.Grazie alla sua bellezza, ai poteri magici e terapeutici che le si attribuiscono ed alla difficoltà di lavorazione, in Cina e nel mondo la giada è ancora oggi apprezzata e stimata come il diamante.

Con la parola "giada" si fa riferimento a due pietre distinte, la nefrite e la giadeite. Entrambe sono pietre dure dalle caratteristiche molto simili, ma non identiche. La nefrite, dalla struttura densa e fibrosa, si può trovare in una varietà di colori che vanno dal bianco al nero passando per diverse tonalità di verde. La superficie non è brillante e anche se viene lucidata rimane piuttosto cerosa. La nefrite può essere considerata la "giada storica", dato che la sua lavorazione risale alla dinastia Xia, alla fine del periodo Neolitico. Queste pietre venivano raccolte dapprima in Cina, nella regione dello Xinjiang, e successivamente importate dall’Asia centro-orientale, attorno alla catena montuosa dell’Himalaya.

Verso la metà del Settecento i Cinesi, spinti dall’insaziabile fame per questa "pietra immortale" iniziarono ad importare dalla Birmania la giadeite, leggermente più dura (circa 7,0 della scala Mohs, rispetto al 6,5 della nefrite), e dalle caratteristiche ancora più peculiari: oltre ad essere più dura ha una gamma di colori più luminosi e se lucidata, riluce a tal punto che quella verde è considerata una gemma tra le più preziose.
Entrambe le pietre hanno anche proprietà tattili molto particolari: la prima sensazione è di freddo, ma a contatto con il calore del corpo restituisce una piacevole sensazione di calore e al tocco sembra seta. Altra caratteristica è che se colpita da un oggetto duro produce un suono particolare, molto piacevole. In antichità infatti venivano realizzate lastre di giada da usare come campane.

giadeite

Nelle foto: nefrite

Sebbene la nefrite sia considerata la "giada storica", dato che tutti gli oggetti dal Neolitico al ’700 sono fatti di quel materiale, oggi i manufatti di giadeite raggiungono valutazioni di gran lunga superiori.
Recentemente sono entrate in commercio numerosissime riproduzioni, realizzate in serie utilizzando materiali surrogati come il quarzo o la serpentina, che poco hanno a che fare con la vera giada, ma che vengono spacciate per originali.

nefriteCome tutte le riproduzioni fatte in Cina, ve ne sono alcune realizzate ad opera d’arte che è molto difficile riconoscere, tuttavia esistono alcune caratteristiche che possono aiutare a distinguere il vero dal falso. Anzitutto il peso specifico e la durezza sono peculiari, e confrontando un oggetto con un campione di vera giada salteranno subito all’occhio le differenze.
In secondo luogo, bisogna sempre ricordare che in antichità la giada veniva lavorata esclusivamente utilizzando pietre abrasive fatte scorrere sulla superficie versando contemporaneamente una miscela di acqua e sabbia e non era possibile inciderla. Oggi invece, con le moderne tecnologie, la lavorazione ad intaglio risulta più veloce ed economica, per cui se osservando una giada, si ha la sensazione che questa sia stata incisa o intagliata, con tutta probabilità sarà un manufatto recente.

Anche se le più apprezzate sono quelle monocolore, molte giade antiche presentano delle macchie sulla superficie. Le macchie rosse sono il risultato della corrosione da parte della ferrite, abbondante nelle acque dei fiumi himalayani, le macchie gialle indicano invece che la giada è stata a lungo (almeno mille anni), all’interno di una tomba, tanto che i gas prodotti dalla decomposizione ne hanno intaccato il colore. Le moderne riproduzioni presentano spesso queste macchie, che vengono realizzate artificialmente per dar prova di antichità, ma come spesso succede per i falsi in Cina, questi particolari vengono riprodotti in modo esagerato. Quindi se queste macchie appaiono troppo gialle o troppo rosse, con i bordi troppo netti o comunque la ‘patina’ sembra artificiosa, quasi sicuramente avremo a che fare con un falso.
Un altro modo per distinguere la vera giada da un surrogato è percuoterla con qualsiasi oggetto metallico. Il tipico suono restituito della giada non è riproducibile con altri materiali.

Se riconoscere la giada dai materiali surrogati è piuttosto facile proprio grazie alle particolari caratteristiche di questa, riconoscere le riproduzioni realizzate in nefrite o giadeite è tutta un’altra questione. C’è da dire che i Cinesi hanno un concetto molto diverso dell’antico rispetto a noi: una copia perfetta di una grande opera d’arte è considerata alla stessa stregua dell’originale. La Rivoluzione Culturale operata da Mao Tze Tung ed il fatto che l’impero in Cina è finito meno di un secolo fa, hanno dato come risultato una diversa percezione dell’antico rispetto alla nostra.
Questa considerazione non riguarda però le giade: riprodurle donando loro la stessa qualità di quelle antiche costerebbe uno sforzo eccessivo, sia in termini di tempo che di denaro, per qualsiasi artista o artigiano, quindi parlare di riproduzioni in vera giada, significa riferirsi a prodotti realizzati in serie, con l’utilizzo delle moderne tecnologie e con ben poche attenzioni al risultato artistico finale.
Ciò premesso risulta chiaro che, come per qualsiasi opera d’arte, è necessario valutare la maestria e l’accurata esecuzione del lavoro, e percepire l’armonia ed il genio artistico che difficilmente possono essere replicati in oggetti prodotti in serie che risultano invece "privi d’anima".

I collezionisti e gli esperti valutano le giade anche in base allo stile ed alla lavorazione. I manufatti rituali del Neolitico o della dinastia Han sono molto diversi dai deliziosi oggetti del periodo Ming, e così via. Spesso, queste differenze non sono note a chi realizza le riproduzioni, e di conseguenza non saranno in grado di rispettare appieno i dettami stilistici dell’epoca di riferimento. Queste valutazioni non sono accessibili ai neofiti, ma spesso le incongruenze sono molto più evidenti di quanto si possa immaginare.

Anche se l’esperienza può aiutare, a mio avviso basta un po’ di gusto per il bello e spirito critico, e un’attenta osservazione, per riconoscere una bella giada, sia essa nefrite neolitica o un gioiello in giadeite del ’700, e distinguerla dalla batteria che viene proposta nei negozi di antiquariato sparsi in tutto l’Oriente (in particolare a Hong Kong o nelle grandi città cinesi, almeno per quanto ne sappia io).
Quindi attenzione: se vi capita di entrare in uno di quei negozietti per turisti colmi di cineserie NON fatevi ingannare quando vi dicono: "Real Jade Sir!" nel 99,99% dei casi è un falso. La giada costa un bel po’ di soldi, e si acquista solo da collezionisti ed antiquari di livello. Ma se vi capiterà di acquistare o farvi regalare un oggetto in giada, sono sicuro che non saprete resistere al fascino esotico della pietra dei diecimila anni.

FONTE
http://blog.thaisoriente.com/2008/06/giada-la-pietra-dei-diecimila-anni/
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Origine della Giada
Mistero della giada

Poche pietre preziose sono così ricche di leggende, di tradizioni magiche ed emanano una forte sensazione di mistero eterno. La giada evoca la finezza impenetrabile con la sua aura di antichità e opulenza. Per molti popoli, giada e verde sono sinonimi; Per altri, la giada rievoca immediatamente quel passato favoloso della misteriosa Cina imperiale.
Proprietà della giada
Pietra dura

La giada possiede proprietà molto resistenti. In epoca preistorica era impiegata nella costruzione di armi rudimentali. Introdotta più tardi nel culto degli dei, la giada fu scolpita in forme sacre. Furono gli Spagnoli a battezzare questa pietra “piedra de ijada” quando conquistarono le Americhe.
Pietra curativa

Dall’antichità la giada è nota per le sue virtù curative in America del Sud, America Centrale e fra gli indiani precolombiani.
Simbolico della giada

Per migliaia di anni, la giada fu il simbolo dell’amore, di virtù e allo stesso tempo era un segno esterno dello stato sociale. Da sempre, è stato il simbolo delle dinastie imperiali per eccellenza. La giada giada è la pietra prediletta dai Cinesi, ne portano sempre una nelle trattative (poiché favorisce l’onestà e la giustizia). Era anche usata dai guaritori tradizionali per le sue alte virtù. Oggi, solo la Cina lavora ancora la giada con un talento riconosciuto.

Se siete curiosi e desiderate saperne di più sulla giada, vi consigliamo di consultare la nostra pagina dedicata alla storia sulla giada
Tradizioni della giada
Contatto della giada
Qualità rilassanti della giada

Il contatto con la giada permette di distendersi e rilassarsi. Il fatto di portarla a contatto con la pelle le permette di dare sollievo ai reni e di rinforzare l’energia del cuore. Posta sotto un cuscino procura un sonno profondo e gradevole.
Qualità estetiche e psicologiche della giada

Le collane e i braccialetti di giada mettono in risalto la bellezza, permettendo di prendere coscienza delle proprie qualità fisiche e accrescendo la finezza dei sensi. Gli orecchini di giada sono noti per essere favorevoli nell’apprezzare la musica… quindi allo sviluppo delle qualità artistiche in questo dominio. Le targhe di giada, poste sul ventre favoriscono il parto.
Qualità morale della giada

La pietra di giada ha la facoltà di ponderare i giudizi sugli altri e di alzare il proprio livello di conoscenza. È l’incarnazione terrestre del principio cosmico maschile (Yang). Aumenta la longevità della vita e favorisce la resurrezione.
Composizione della giada

La giada, in cinese ”Yu”, è un silicato di sodio e alluminio della famiglia dei pirosseni che si presenta sottoforma di una pietra dura e traslucida, con una maglia molto fine, liscia ed estremamente stretta. I suoi toni variano dal bianco crema, al verde oliva scuro a seconda delle proporzioni di ossido di ferro e ossido di cromo nella sua composizione. Può anche presentare un color ambra o rossastro andando fino al marrone.

FONTE
http://www.gemperles.it/giada-giadeite.html
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CRISTALLOTERAPIA

Ritenuta, dagli antichi, un potente portafortuna, la Giada è utile ad equilibrare gli animi ed a disintossicare i reni e tutto l'organismo.

La giada è stata considerata per millenni, soprattutto in oriente, un potente portafortuna che assicurava lunga vita ed una morte serena. Gli antichi le attribuivano enormi proprietà curative (è infatti considerata la pietra della fortuna, della ricchezza, della longevità e della salute) e la usavano anche per infondere coraggio, saggezza, giustizia e misericordia.

Sul 2° chakra sviluppa il senso pratico ed aiuta a prendere decisioni rapide e precise, dona coscienza, favorisce le relazioni, rafforza l’amore e la fedeltà, la pace e l’ armonia. Aiuta il funzionamento e la disintossicazione dei reni, del sangue, del fegato (3°) e della milza (3°).
Sul 4° chakra cura i polmoni, il cuore, la ghiandola del timo e potenzia il sistema immunitario.
Sul 5° chakra influenza la tiroide ed il sistema nervoso.
Ha buona entrata anche attraverso i vortici delle mani perciò è anche utile portare dei braccialetti di giada.
Induce l’individuo a realizzare se stesso potenziandone la saggezza interiore. Contrasta l’inerzia con l’attività e l’ eccitabilità con la calma. Stimola la produzione di idee e dinamismo e rafforza la capacità di prendere decisioni.

FONTE
http://www.lepietredellefate.it/index.php?id_selezionata=2304

Rubino...

RUBINO


Durezza: 9 Scalfisce il vetro

Riconoscerla: Cristallizza nel sistema trigonale. Il nome deriva dal latino ruber (rosso) e appartiene alla famiglia dei corindoni, come lo zaffiro. Il più pregiato è quello color sangue di piccione. La sua sostanza colorante è il cromo e nelle tonalità più cupe il ferro. Dopo il diamante, è la pietra piu dura, anche se, colpito secondo particolari direzioni, si separa con facilità. Frequenti le inclusioni, che non diminuiscono affatto il valore, anzi conferiscono una patente di naturalità aiutando a distinguerla da quelle di sintesi.

Per il fisico: Aborto - Anemia - Bronchite - Cellule - Circolazione sanguigna - Collera - Ritmo del cuore - Senso di debolezza - Emiplegia - Endocarditi - Carenza di energie - Mancanza di fedeltà - Fiducia in sè stessi - Forza vitale - Indolenza - Invecchiamento - Invidia - Leucemia - Favorire la longevità - Manie - Mancanza di memoria - Mestruazioni - Metabolismo - Motivazioni - Impulso - Debolezza dei muscoli - Odorato - Paralisi - Poliomielite - Pressione sanguigna troppo bassa - Rafforzamento - Rafforzare le relazioni - Rigenerazione - Sangue (pulizia del) - Rafforzare il sistema immunitario - Svenimenti - Tristezza. Rafforza il sistema immunitario, regala una grande vitalità a chi lo indossa. E' una pietra molto forte quindi potrebbe essere non tollerata da chi ha molte energie. Fissato con un cerotto all'altezza del pube può alleviare i dolori delle metruazioni. L'effetto del rubino sarà rafforzato se gli verrà affiancata una pietra di luna. E' da portare durante la convalescenza o dopo aver subito un intervento perchè aiuta a riprendersi in fretta e a recuperare tutte le forze.

Per la psiche: Allontana l'invidia e attiva la fiducia in sè stessi. Rende attivi e allegri, se viene usato con costanza. Rafforza le relazioni sentimentali. in particolare aiuta vincere la tendenza all'infedeltà. Chi tende ad avere scoppi improvvisi di collera dovrebbe tenere sempre con sè un rubino e uno zaffiro blu. Eleva le passioni materiali, apportando energia spirituale e consapevolezza. Rigenera il cuore spirituale e quello fisico. E' il cristallo che aiuta "lanciare il cuore al di là dell'ostacolo" Protegge dalla sventura e dai nemici in particolare da quelli invidiosi. E' la pietra simbolo del potere e della passione

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Il rubino agisce sul piano fisico ma presenta al tempo stesso caratteristiche estremamente spirituali. Simboleggia l’amore eterno, il matrimonio, il potere terreno e dello spirito. Riempie il cuore d’amore nei confronti di sé stessi e degli altri, rafforza le relazioni e stimola il contatto con altri. È il raggio rosso e puro della forza di vita e i suoi maggiori effetti si hanno a livello emozionale, portando la consapevolezza delle proprie emozioni e dell'Amore Divino aumentando la capacità di esprimerlo e di sperimentarlo. Insegna a dominare le emozioni, placa la collera e porta equilibrio emozionale. Genera slancio e dinamismo spingendo ad uscire dall’apatia e dalla passività, ma è tuttavia in grado di equilibrare anche gli stati di iperattività. Rende vigili, efficienti, spontanei, impulsivi e passionali in amore senza però far cadere in tendenze autodistruttive. Il rubino è indicato per favorire la salita della kundalini verso il chakra del cuore, così da trasformare gli istinti sessuali più bassi e materiali in amore superiore. Il suo vero potere sta nella capacità di stimolare la kundalini, la forza vitale della vita permettendo così il flusso dell'energia della Terra su per la colonna dei chakra. Meditare con un rubino può servire a diventare più pratici e ancorati alla realtà. Poiché il rubino è molto costoso, in cristalloterapia si usano le cosiddette radici di rubino, cioè le pietre non trasparenti che mantengono tuttavia il caratteristico colore rosso e a prezzi contenuti si possono trovare quelle provenienti dall’ India. Il rubino è l’unica gemma che può portare a squilibri se viene indossato per troppo tempo. Il rubino è la pietra della forza e se messo sul 1 chakra apporta velocemente carica e forza fisica in tutto il corpo; si rivela quindi molto utile negli stati di debolezza, esaurimento, fatica cronica e convalescenza, perché aiuta riprendersi in fretta e a recuperare le forze. Elimina la letargia, aumenta la forza vitale e il sentimento di gioia allontanando pensieri di suicidio e la tristezza. Il rubino è una pietra che riscalda e può provocare la febbre come contro reazione, perciò non va mai usata in caso di febbre né di ipertensione. Indicato invece in caso di pressione sanguigna troppo bassa e di svenimenti dovuti sempre alla pressione bassa. Dal punto di vista fisico rigenera il cuore e il sangue e rafforza il sistema immunitario e disintossica il sangue dagli effetti dannosi dell’alcool, della caffeina e della nicotina Protegge i chakra inferiori, è un ricostituente, stimola l’appetito, rafforza, stimola il metabolismo, utile anche in caso di perdita di memoria.

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Il suo nome deriva dal latino "rubeus" o "ruber" che significa rosso. Gli antichi lo chiamavano "Carbonchio", perché il suo colore è paragonabile a quello di un tizzone di carbone incandescente. Deve la sua tipica sfumatura rossa alla presenza di Ossido di Cromo.

La sua azione è piuttosto decisa e va a stimolare soprattutto la volontà ed il coraggio, potenziando anche il sistema difensivo. Dona forza fisica, rende pù generosi e perseveranti.

Purifica il sangue, favorisce la produzione di globuli rossi, tonifica il cuore e attiva positivamente l'energia sessuale, sublimando gli istinti più bassi.

Nella medicina ayurvedica, il Rubino (Manikia) è considerato efficace per il rallentamento di ogni emorragia nel corpo. Cura inoltre l'impotenza e la tubercolosi. Stimola la digestione e accelera il metabolismo.

Nella tradizione magica indiana viene considerato come la pietra che propizia la benevolenza del Sole, il cui possesso permette di accumulare la ricchezza.

Nella tradizione esoterica occidentale assume la valenza di amuleto protettivo, capace di difendere dai nemici visibili e invisibili, scacciare le paure ed allontanare le malattie.

Le sue vibrazioni creano concordia e favoriscono l'armonia e l'unione tra l'amore fisico e l'armonia spirituale.

Il Rubino mette in contatto con gli ideali superiori. Aiuta a sviluppare e a sperimentare il bisogno di unione sessuale e spirituale con il partner.

Esalta il desiderio di indipendenza e di libertà in amore e nel rapporto.

Aiuta a dinamizzare le energie e a realizzare proficuamente le idee e le conoscenze.

Azzurrite...

AZZURRITE


Nomi Popolari: Lapis linguis, lapis lingua.
Energia: Ricettiva
Pianeta: Venere
Elemento: Acqua
Poteri: Sensitivita' psichica, sogni, divinazione, guarigione.


Livello spirituale e mentale:

rappresenta il desiderio di conoscenza. Accresce il desiderio di fare le proprie esperienze. Fa anche emergere esperienze dimenticate, permettendoci di affrontarle coscientemente e di superarle. Stimola lo spirito critico e facilita l'espressione del proprio pensiero; induce a riflettere anche su quelle cose che in genere si danno per scontate. Favorisce l'apertura del terzo occhio.

Livello fisico:

agisce come rivitalizzante e come disintossicante. Favorisce l'attività cerebrale, quella dei nervi e della tiroide, stimolando così il processo della crescita. Cura i disturbi "freddi" a carico del sistema osseo, è efficace anche per osteoporosi, fratture e dolori articolari.
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Propietà dell'Azzurrite

Sensitività psichica, sogni, divinazione, guarigione.

Le sue proprietà sono amplificate sotto piramide, o semplicemente lasciandola in contatto " simpatico" con un cristallo di rocca e uno smeraldo.

La sua efficacia è rilevabile da chi soffre d'artrite, reumatismi, scoliosi e osteoporosi. Attivando l'assimilazione di rame, magnesio, fosforo, zinco e calcio aiuta un più veloce ristabilimento dopo fratture ossee.
Consigliata nei dolori alle vertebre cervicali.

Aiuta il corpo ad utilizzare l'ossigeno; rinforza il sangue.
Azzurrite

L'energia ha entrata nel 5° chakra: attiva la tiroide e migliora la comunicazione.

La sua funzione è di metterci in contatto con la coscienza superiore, per vivere con una consapevolezza accresciuta.

Va usata solo quando l'individuo è pronto ad affrontare il proprio inconscio, per liberarsi dalle paure più profonde e da vecchi schemi e per imparare a vivere secondo nuove modalità. Aiuta anche a liberare l'aura da ogni congestione e ad attivare il 3° occhio.


E' la pietra del riposo, del momento in cui si possono e si devono lasciare i pensieri pratici per ritrovarsi nell'intimità dei nostri segreti.

L'azzurrite può agevolare l'entrata in ipnosi. Libera dalla confusione mentale.

Facilita la chiarezza nella meditazione; taglia attraverso l'illusione; esalta le facoltà psichiche. Inizia la trasformazione.

Aiuta a trasferire i problemi dal subconscio alla mente conscia.


Azzurrite

Tale processo rinnova, rigenera e rimotiva il pensiero in vista di fini più alti.

La purezza dell'azzurrite in cristalli guarisce la mente e l'anima, recando luce e verità in sostituzione di credenze ormai superate.Questo collegamento si verifica quando la mente subconscia viene purificata, perciò consente alla luce interiore di espandersi nei pensieri, nelle emozioni, nelle parole e nelle azioni.
Utilizzo dell'Azzurrite

Ottimo talismano per coloro che hanno difficoltà di comunicazione e d'espressione, perché predispone ai rapporti sociali e favorisce la capacità verbale.

Strofinata addosso aiuta a liberare dalla stanchezza. Le estremità delle verghe d'azzurrite possono essere dirette verso le tempie o verso il centro della fronte per favorire la stimolazione del 3° occhio.

I noduli d'azzurrite possono essere posti sopra ogni parte del corpo in cui sussistono blocchi fisici o congestioni: molto probabilmente le ragioni psico-emozionali che hanno condotto al blocco fisico affioreranno alla mente.

Mettete l'azzurrite sotto il cuscino se volete sogni profetici.

Tenetela in mano o addosso quando volete indovinare il futuro.

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..Purificare le pietre...

PURIFICARE CRISTALLI E PIETRE
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- ELEMENTI NATURALi

1) CON IL SALE

Mettiamo i cristalli o le pietre in un recipiente di coccio, vetro o legno e copriamo con sale grosso. Per una, tre o sette notti (sono tre numeri esoterici - scegliamo in base al nostro sentire il tempo da usare). Fatto ciò poniamo l’intero recipiente sotto un filo d'acqua corrente e lasciamo sciogliere il sale. Se il sale non si scioglie, non ci preoccupiamo, semplicemente togliamo quello in eccesso e lo gettiamo via.

Trascorsa circa un'ora prendiamo le pietre e le asciughiamo con un panno pulito in cotone. Fatto questo possiamo passare al trattamento energetico.

N.B. Questo procedimento non è indicato per: cianite, opale, azzurrite, aragonite, selenite, dioptasio e pietre molto delicate. Ricordate inoltre di fare attenzione quando purificate gioielli contenenti argento e rame che con acqua e sale si ossidano.

2) CON L'ARGILLA

Esistono vari tipi di argilla, quella più facilmente reperibile e meno costosa è l'argilla verde ventilata, disponibile in tutte le erboristerie. Mettiamo le pietre in un recipiente di coccio, vetro o legno e le copriamo con l’argilla. Per tre, sette, nove o undici notti (sono altri numeri esoterici, scegliamo in base al nostro sentire quale usare).

Trascorsi i giorni che abbiamo scelto togliamo l’argilla (che possiamo buttare via o riciclare usandola come terriccio) e mettiamo le pietre in un contenitore pulito, sempre di materiale naturale, lasciando scorrere un filo acqua fresca corrente per circa un’ora. Successivamente prendiamo le pietre e le asciughiamo con un panno pulito in cotone. Fatto questo possiamo passare al trattamento energetico.

N.B. Questo metodo è sconsigliato per le pietre particolarmente porose, in quanto l’argilla potrebbe attaccarsi nelle micro-fessure con remote possibilità di recupero.

3) METTENDOLE SOTTO TERRA

Durante il giorno di luna piena o luna nuova mettiamo le pietre sotto terra vicino alle radici di un albero. È possibile fare la medesima cosa con le piante da appartamento proporzionando la quantità di pietre in base alla grandezza del vaso e della pianta. Ad esempio in un classico vaso di gerani possiamo mettere dieci, dodici pietre di circa due o tre cm. Naturalmente più la pianta è grande e robusta, più efficace diventa il procedimento.

Dopo ventotto giorni esatti, cioè un ciclo lunare, recuperiamo le pietre dalla terra. Con tale procedimento si uniscono le energie terrene e celesti. Mettiamo quindi le pietre in un contenitore di materiale naturale, e facciamo scorrere un filo d'acqua corrente fresca per circa un'ora. In seguito asciughiamo le pietre con un panno pulito in cotone. Fatto questo possiamo passare al trattamento energetico.

N.B. Questo metodo è sconsigliato per le pietre particolarmente porose, in quanto la terra potrebbe attaccarsi nelle micro-fessure con remote possibilità di recupero.
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PURIFICARE CON ACQUA

Acqua e Cristalli
Ogni tanto, a seconda dell'impiego che ne fate, ricordatevi di lavare i cristalli sotto un filo d'acqua corrente fresca per un'oretta (utilizzando un contenitore in materiale naturale).

Se indossate una pietra tutti giorni abbiate l'accortezza di risciacquarla tutti i giorni sotto l'acqua, va bene anche tenela sotto la doccia. L'acqua lava via l'energia pesante e predispone la pietra ad assorbire meglio la nuova energia di ricarica.

Esempi di pulizia con acqua:

- Le pietre che utilizziate per la cristalloterapia: sempre a fine seduta.
- Le pietre che indossate o che tenete sotto il cuscino: una volta al giorno.
- Le pietre che tenete in casa e non indossate spesso: una volta ogni due, tre mesi.

N.B. Cianite, azzurrite, aragonite, selenite, geodi di ametista e le pietre con piani di sfaldatura molto delicati a contatto con l'acqua si sfogliano, logorandosi e a volte disintegrandosi.
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CONDIVIDERE CON IL CUORE

Portate la pietra all’altezza del cuore visualizzando una sfera di color rosa e bianco che si espande dal centro del quarto chakra,il quarto chakra si trova circa al centro dello sterno.

Così facendo entrate in sintonia con il cristallo e lo portate nel piano del cuore.

Da questo momento diventa vostro compagno di viaggio a cui potete sempre rivolgervi in caso di necessità, ricordandovi di avere il medesimo rispetto e la medesima cura che lui ha per voi.


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RIPOSO

Una volta a settimana ricaricatela e lasciatele un po' di ferie. Sì avete capito bene, anche le pietre hanno bisogno di relax!

Non è opportuno portare sempre la stessa pietra indosso per due motivi:

1) potreste diventare dipendenti e sentirvi a disagio senza, questo non è opportuno, i cristalli sono un sostegno non un sostituto!

2) la pietra ha bisogno di respirare, esattemente come ogni persona necessita di un momento di silenzio e ristoro, allo stesso modo il cristallo si rigenera nel silenzio.
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CRISTALLI GRAVEMENTE DANNEGGIATI

In questi casi, come prima cosa laviateli bene con acqua fresca corrente poi metteli dentro un geode di ametista o sopra un agglomerato di punte di quarzo ialino. Potete anche mettere la pietra danneggiata con altre uguali ma in buona salute, penseranno loro a guarirla.

In alternativa riportateli in mezzo alla natura, in un fiume, vicino alle radici di un albero o in un bosco, in modo che vengano inseriti in un nuovo processo evolutivo.

Sono procedimenti che richiedono molto tempo, rimediare a questi danni è complesso ma possibile.
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PURIFICARE I CRISTALLI CON LA NEVE

Oltre ai metodi classici come il sale e la terra, esiste un modo particolare per purificare i Cristalli: immergerli nella neve.
Cristallo di Neve

Le neve, per sua natura, si forma in base alla sovrapposizione di splendidi mandala, delle strutture geometricamente perfette che esprimono una gran quantità di energia. I cristalli di neve incanalano l'energia del sole e della terra, la moltiplicano e la riflettono su tutto ciò che si trova nei paraggi.

Ricordate la sensazione di silenzio e di pulizia che la neve porta con se? Si nota molto quando fiocca in città. I rumori vengono assorbiti, cala un'atmosfera di silenzio, quasi meditativo; l'aria è fresca, leggera, l'energia ambientale rigenerata, tutto è più sereno.

La neve rievoca pace interiore.

Immaginate ora la risonanza tra i cristalli di neve e le pietre: un connubio perfetto. Non solo vengono purificate, ma ricaricate e rigenerate.

Potete lasciarle per una notte o per tre, se preferite. Risciacquate sotto acqua corrente fresca e asciugate con un panno pulito in cotone o lino.

Questa procedura va bene sia come purificazione dopo l'acquisto, sia in generale se sentite che è il caso di ripulire da energie pesanti la vostra pietra.
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CARICARE PIETRE E CRISTALLI

La ricezione delle pietre e dei cristalli e’ molto sensibile , pertanto se si usano per fini personali e terapeutici possono assorbire e trattenere l’energia. Pertanto e’ consigliabile pulirli dopo ciascun trattamento.Se non necessitano di una appropriata pulizia si puo’ collocare le pietre e i cristalli in luighi BEN ILLUMINATI se ci fosse luce solare sarebbe ancora meglio. Qualora aveste la possibilita’ di adagiarle su un grosso QUARZO sarebbe ancora meglio,

Le pietre e i cristalli rilasciano la loro luce energetica , e si pososno anche esaurire della carcica vitale. Si notera’ che le pietre e i cristalli debbono essere puliti perche’ perdono in parte la loro radiosita’. Dopèo i primi trattamenti capirete per vostro conto chi ha bisogno di pulizia e come deve essere attuata.

La maniera piu’ veloce per la pulizia delle Pietre e dei cristalli e’ di usare le grandi forze della natura: ACQUA e SOLE.

Tenendo le pietre in mano, fate scorrere dell’acqua fredda ,ponetele preferibilmente all’esterno esponendole alla luce del sole. E’ chiaro che se avete l’opportunita’ di vivere vicino ad uncorso d’acqua naturale, fiume,lago,mare,oceano, tanto meglio.

Prendete poi un panno di cotone bianco e dolcemente lucidatele.

Per ricaricarle usare un agglomerato di quarzo trasparente e quattro cristalli di quarzo a singola terminazione. Riponete le pietre sull’agglomerato e ponete i quattro quarzi con l’estremita’ orientati verso l’agglomerato, creando cosi’ una formazione a croce, disponendo i quattro quarzi secondo i punti cardinali: Nord-Sud-Est-Ovest.

Se avete spazio e osi’ facendo opererete in modo che potrete riporre le pietre come in una casa accogliente ogni volta le riponiate.

L’agglomerato dei quarzi non ha bisogno in generale di pulizia. Ovviamente se notate questa carenza usate il metodo dell’acqua e del sole.

La Vs energia curativa servira’ anche a ricaricare le Vs pietre personali. Ponendole nella Vs mano destra lasciate che l’energia della luce vi penetri sino al cuore e si colleghi con il vostro amore . Trattenete la pietra nella vostra mano per almeno 3 minuti .In tal modo ricaricherete enormemente le pietre con le quali operate. Cosi’ facendo le pietre diventeranno piu’ belle e il loro splendore aumentera’ sistematicamente anche decuplicandone la lucentezza originaria.

Se vedete che le pietre sono spente e hanno bisogno di ricarica , immergete le stesse in sale marino in una coppa trasparente di cristallo. Lasciate riposare per TRE giorni. Il sale estrarra’le impurita’ e liberera’ le pietre dalle negativita’,ridando alla stesse, lucentezza e equilibrio. Dopo aver fatto il procedimento con il sale, buttatelo e non riutilizzatelo. Lavate le pietre e lasciatele asciugare al sole

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Quarzo rosa...

QUARZO ROSA


LA PIETRA DEL CUORE

EFFETTI SUL CORPO FISICO:

Il Quarzo Rosa aiuta a rinforzare il cuore e a regolarizzarne le funzioni. Contribuisce a calmare la tachicardia, ad aumentare la regolarità del battito cardiaco nell’aritmia, ed ad avere una migliore circolazione sanguina (anche per quanto riguarda l'irrorazione sanguigna dei tessuti). E' di sollievo per tutte le disarmonie e le malattie che affliggono il cuore. Aiuta la guarigione delle malattie trasmissibili, ed è utile in caso di leucemia.

Facilita la cicatrizzazione delle ferite, e calma il dolore alle ossa.

Facilita il sonno per le persone che hanno difficoltà a addormentarsi. Ottima pietra da tenere sul comodino (sia grezza che burattata).

Rafforza gli organi sessuali e stimola la fertilità.



EFFETTI SULL'EMOTIVITA' PSICHICA:

Rafforza la capacità di amare se stessi e gli altri. Aiuta a contrastare l'ansia, l'angoscia e la depressione.
Rende più sensibili, eppure stimola ad accettare e comprendere le ferite del cuore per osare amare ancora. Aiuta a guarire le "ferite dell’anima".

Dona dolcezza, tenerezza e invita a esteriorizzare i sentimenti. Permette alle persone che si sentono troppo incerte di avere più fiducia in se stesse ed a ritrovare amore e perdono. Aiuta a "mettersi nei panni degli altri".



EFFETTI SULL'ATTIVITA' MENTALE:

L'energia del Quarzo Rosa stimola la pace interiore, permette di focalizzarsi, di cogliere le proprie priorità e di concentrarsi su quanto al momento è più opportuno. Aiuta a liberarsi dalle preoccupazioni.


EFFETTI SULLA SPIRITUALITA':

Dona serenità e calma, ma porta con sè anche la qualità della decisione. Aiuta a capire che pur nella fermezza, la fluidità e l'elasticità portano a maggior risultato della rigidità.

Stimola l'apertura di cuore, la generosità, la disponibilità e l'atteggiamento positivo nei confronti della vita.





POSSIBILITA' D'IMPIEGO - PARTICOLARITA'
Le vene di acqua come i campi elettro-magnetici sono responsabili dell’insonnia e del sonno agitato. E possibile mettere un cristallo di quarzo rosa sotto il letto per eliminarne gli effetti negativi che si creano.
Si può appoggiare un cristallo di quarzo rosa vicino al computer per schermarci maggiormente dalle sue radiazioni. In questi casi è ottimo l'abbinamento con la Tormalina Nera.

PULIZIA
Può essere scaricato da disarmonie dopo l'uso sotto l’acqua corrente. Ama il Reiki. Può essere posto senza problemi al sole per qualche ora.

TERAPIA
Si può abbinare il Quarzo Rosa con la Kunzite e la Tormalina Rosa sul chakra del cuore.
Quando si ricarica il Chakra del Cuore con un Quarzo Rosa, si può appoggiare un Rosa sulla fronte e un citrino sull’ombelico per equilibrare al meglio le energie.

CHAKRA CORRISPONDENTE
4° CHAKRA (Anahata) - Cardiaco

SEGNI ZODIACALI
Toro, Bilancia

Cristallo..

CRISTALLO
 

Il Quarzo di Cristallo
CHAKRA: Settimo
ELEMENTO: i quattro elementi insieme
COLORE: bianco trasparente e brillante

"A colui che vincerà, donerò una Pietra Bianca con un nome scritto su che nessuno conoscerà, se non colui alla quale sarà stata data".
(Apocalisse, II, 17)



"Ci fu un tempo in cui tutto era totalmente diverso da oggi. Era un mondo felice, con energie sublimi che convivevano in armonia. In questo mondo, noi eravamo dei. Un giorno, un grande peccato fu commesso e tutto cambiò. Gli dei persero i loro troni e l'unico modo che trovarono per rendersi eterni fu quello di trasformarsi in cristalli".

Questa è una leggenda tramandata dagli antichi sciamani australiani. Anticamente il neofita diveniva uno sciamano quando si trasformava in "Luce solidificata", vale a dire in un "cristallo umano".

Occorre trasformarsi in "cristallo umano" per comprendere a pieno il significato di questa pietra sommamente sacra. Possiamo solo aprirci alla sua influenza santificante e per entrare nella sua dimensione spirituale dobbiamo diventare la sua luce.

Nella Cabala, il cristallo è "l'antico degli Antichi", "l'anziano di tutti i giorni", "L'esistenza delle esistenze", "il segreto dei segreti", la "luce interiore", "L'Intelligenza occulta" di tutte le cose.

Corrisponde alla scintilla divina dell'uomo, al suo vero Sé, comunemente chiamato "Io superiore". Il Cristallo è il Maestro interiore di ognuno, il "Loto dai mille petali". Il nostro Grande Io sconosciuto. É l'energia primordiale dell'Universo cristallizzata in materia-coscienza.

Nelle varie religioni e negli antichi sistemi filosofici, il cristallo corrisponde alla divinità suprema: Zeus dei greci, Amon Ra egizio, Parabrahn hindù, l'Atma buddista.

Universalmente rappresenta lo stato supremo della materia, la tappa culminante dell'evoluzione, la corona dell'Iniziazione. É il maestro di tutta l'illuminazione spirituale completa. L'esperienza mistica di una totale compenetrazione della nostra anima col cristallo è quella dell'unione con Dio.

Il diossido di silicio di cui è composto il Cristallo è uno dei composti minerali più abbondanti della terra. Non solo forma parte della costituzione del pianeta ma è pure uno dei componenti del corpo umano. Così dunque la pietra di quarzo esagonale è una sintesi della propria vita e un microcosmo dell'Universo.

Rispetto al campo della metafisica: se tutto proviene dalla cristallizzazione dell'energia fluida, l'iniziazione è il ritorno dell'energia densa alla libertà dell'energia pura e sottile, attraverso un processo inverso di cristallizzazione.

É per questo, nella tradizione, il Cristallo, condensazione dell'energia cosmica più pura, è la materia in stato di perfezione, l'orecchio dello Spirito. Il ponte della materia verso la più elevata spiritualità, il cima del processo evolutivo universale.

Lo straordinario simbolismo del Cristallo di Quarzo conferma le più antiche tradizioni religiose. Sono sei lati di un esagono perfetto, rappresentano i sei chakra, riuniti in direzione della punta che termina in una piramide (simbolo di ascensione spirituale), culminando in un punto supremo, che rappresenta la realizzazione metafisica nel Settimo Chakra, l'incontro con l'Assoluto.

L'esagono sotto un triangolo simbolizza perfettamente il movimento delle forze psichiche dell'uomo per raggiungere il "punto nel vuoto" del vertice della pietra. É come un'opera d'arte della natura che rappresenta la propria iniziazione, l'ultima fase del ritorno alla coscienza dell'Assoluto.

La sua forma piramidale affascinò le tribù primitive. Adoravano la pietra come microcosmo dello spazio. Essi sapevano che tenevano in mano un riflesso dell'infinito, scolpito in pietra dagli dei. In essa sentivano la Mente di Dio.

In un Quarzo di Cristallo abbiamo un Universo in miniatura. I suoi atomi entrano in contatto con il nostro più intimo Sé per farlo risvegliare alla nostra coscienza.

Il suo centro vibratorio emana la stessa energia dei Grandi Maestri dell'umanità, nascosta in forma di pietra. Questo attrae coloro la cui sensibilità spirituale si è evoluta nei millenni di reincarnazioni e allontana chi non è pronto.

Per i primitivi, il Cristallo era "luce solidificata", "essenza della terra", o "acqua congelata", vale a dire la più potente forza della natura e, per questo avevano fiducia nei suoi grandi poteri. Pensavano che ricevevano dalla pietra gli influssi della propria divinità suprema. I giacimenti di Cristalli erano considerati "terra sacra" o "Terra degli dei". Ad essi avevano accesso solo i grandi sacerdoti.

Seguendo i consigli dei saggi tibetani che studiavano i cristalli, i morti erano sotterrati insieme a pietre di Cristallo, affinché conducessero la loro anima alla Luce pura.

Cristalli consacrati furono usati come mezzi di guarigione dagli sciamani, dai druidi e dai romani, mentre i popoli nomadi lo utilizzavano come mezzo di divinazione.

Nel Medio Evo arrivarono ad esser cari come i diamanti.

Attraverso l'energia del Cristallo il nostro cristallo interiore si affina e si sintonizza con le vibrazioni magnetiche .
Il Cristallo di Rocca o Quarzo Ialino

Si trova in natura sotto forma di cristalli incolori, limpidi come l'acqua. Il nome deriva dal greco "Kristallos" e significa 'ghiaccio'. Gli antichi, infatti, supponevano che i cristalli altro non fossero che ghiaccio indurito in modo tale da non potersi più scongelare.

Da sempre questo minerale è stato utilizzato per creare dei manufatti tipo calici e utensili.

Il Cristallo di Rocca racchiude in sé tutti i colori dello spettro luminoso e tutte le potenzialità energetiche cosmiche.

E' quindi adatto a tutti, al di là del segno zodiacale, anche se viene catalogato come 'pietra lunare' e quindi associata al segno del Cancro.

E' una "pietra guida", che ci insegna la chiarezza, la trasparenza, la purezza. questi cristalli hanno accumulato energia attraverso i secoli, energia di cui noi possiamo beneficiare, liberandola attraverso un corretto utilizzo, un comando.

I Cristalli di Rocca possono essere 'programmati' per curare, proteggere.

Alcune credenze popolari gli attribuiscono il potere di preservare dalla depressione, dalla follia e dagli incubi notturni.

Terapeuticamente è una pietra dalle innumerevoli quelità: armonizza, depura e protegge la nostra aura, i corpi sottili, gli ambienti, scioglie i nodi energetici, purifica e stimola l'attività dei Chakra, scarica le tensioni bervose, bilancia le energie corporee, amplifica il pensiero positivo, rigenera i tessuti, crea ordine e chiarezza mentale.

Il Cristallo di Rocca è noto anche per le sue qualità emostatiche. Dopo aver disinfettato una ferita, vi si ponga vicino un cristallo di discrete dimensioni e si respiri profindamente. Questa azione limita i danni del trauma, riduce il dolore ed attiva le cellule del corpo che si metteranno subito in movimento per riparare i tessuti lesionati.

In caso di problemi di equilibrio e di vertigini è utile indossare (collane o pendenti) un CRistallo di Rocca e, per accelerare la guarigione, poggiarlo per qualche minuto al giorno sul Chakra frontale.
Applicazioni del Cristallo di Rocca

Occhi deboli: riscaldare al sole un Cristallo di Rocca e applicarlo ancora caldo sugli occhi. La sua natura 'acquea' lo rende capace di estrarre le linfe nocive, rendendo migliore la vista stessa.

Gonfiori alle ghiandole giugulari: riscaldarlo al sole e legarlo con una benda alle ghiandole gonfie. Ripetere l'applicazione più volte.

Malattie cardiache o gastriche, disturbi all'addome: si riscaldi il Cristallo di Rocca al sole, quindi lo si metta dentro un bicchiere di vetro colmo di acqua pura (di fonte). Si lasci la pietra in immersione per circa un'ora, dopo averla tolta, bere l'acqua rimasta nel bicchiere. Ripetere frequentemente.

Orticaria: Dopo aver scaldato il Cristallo al sole, applicarlo sulle parti colpite.

Nella medicina ayurvedica il Cristallo di Rocca viene utilizzato per la cura di febbri di seria entità e di sensazioni di caldo o di freddo sul corpo.