martedì 7 giugno 2011

La processione dei morti...

I morti non fanno niente, piangono e si lamentano. Chi vede le processioni dei morti racconta che questi, composti, si recano uno dietro l'altro cantando o in silenzio, verso la casa dove morirà qualcuno. Una volta arrivati entrano tutti dentro o si fermano sulla soglia ed entra solo uno o due di loro, dopo di che se ne vanno. Qualche volta tengono nelle mani delle candele accese e spesso sono accompagnati da cani neri che a grandi falcate li precedono. L'arrivo della processione dei morti è preceduta da alcuni fenomeni naturali come: il soffio del vento che produce un sibilo, ululati dei cani, pioggerella.

Quando una bidemortos sta per spirare tutti gli spiriti che lei ha visto durante la sua vita vengono a prenderla, così si udirà improvvisamente soffiare il vento e i cani inizieranno a ululare. Quando tutto sarà finito scenderà un silenzio sacro sulle cose e sulle persone.

La processione dei morti era un fatto risaputo e normale, com'è normale nelle credenze sarde che l'anima, tre mesi prima di morire, senta nel profondo che il tempo di permanenza sulla terra è finito. Nel breve arco di tempo in cui si vaga tra il mondo dell'aldilà e il mondo dei vivi, capita che qualcuno veda l'anima della persona al ballo dei morti e capisca da questo che il tempo è arrivato. Per vedere i morti, tante volte, basta sovraporre il proprio piede al piede della persona che li vede. Qualcuno a Tertenia dice che ses i sente un cane ululare, anche di giorno, vuol dire che vede la processione dei morti: a questo punto basterebbe posare il piede sulla zampa del cane per vederli a nostra volta.

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