domenica 3 luglio 2011

Larice...

LARICE

Verde sorella che vivi sulla cima del mondo,
che porti la luce ai boschi di sotto
e respiri la profondità,l'altezza e la luce,
la tua vera maestà non la conosciamo.
Regina delle montagne,prendi su di te il peso
di difficili questioni e lo innalzi,senza piegarti,
compiacendo le fanciulle benedette,
Tu,ponte di fiducia,che ci colleghi al Mondo Invisibile.

Tutto quello che nell'abete è duro ,rigido e scuro,nel larice è morbido,delicato e chiaro.La sua forma è più arrontondata di quella tipica delle conifere,i suoi aghi sono morbidi,le sue pigne rosa.Alleggerisce sia i boschi d'abete sia quelli misti(con pino,betulla,pioppo tremulo,ontano e quercia)con il suo verde smeraldo primaverile e il suo oro autunnale.Il larice si avvicina molto alle latifoglie,poichè possiede la capacità di rinnovare ogni anno il suo fogliame e di modificare la geometria simmetrica della sua chioma,facendole assumere forme molto più espressive,altrimenti raggiunte solo dalle latifoglie.Il larice possiede potenzialmente una maggiore individualità,la quale si riflette nelle leggende e nel folclore locale.E' quasi impossibile dire se le" fanciulle benedette" siano driadi degli alberi o esseri della montagna che lasciano i loro" ghiacci luccicanti e le loro grotte di cristallo" per nascondersi sotto i larici (l'albero come porta d'ingresso),ma il messaggio è comunque chiaro:il larice è la dimora di esseri benevoli,molto graziosi,che appartengono a piani di esistenza senza tempo.Sotto un larice potremo sentire la loro pace e la loro gioia.
(F.Hageneder)

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