sabato 3 settembre 2011

poesie...

«Apparve leggera con il fruscio delle fronde

la pelle come di corteccia coperta

e gli occhi grandi e schivi,

in cui perdersi come nelle oscure profondità del bosco.

Avea la chioma di gemme e fiori abbigliata,

e ai piedi una radice contorta.

Mentre carezzava suadente il verde fusto amato,

il mio cuore si schiudeva verso l’infinito

e il silenzio degli alberi sussurrava antiche verità e perduti segreti.»

 

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