lunedì 2 maggio 2011

Le Origini delle Fate

La mitologia norvegese racconta che le larve che uscirono dal cadavere del gigante Ymir si trasformarono in Elfi della luce ed Elfi delle tenebre.
Gli Elfi della luce, che vivono nell'aria, sono creature buone e felici; gli Elfi delle tenebre, i cui domini sono sottoterra, sono di carnagione scura e cattivi, e hanno influssi malefici.
La versione islandese, invece, dice che Eva stava lavando i suoi figli in riva al fiume, quando Dio le parlò.
Piena di paura e di sgomento Eva nascose i bambini che non aveva ancora lavato.
Dio le chiese se tutti i suoi figli fossero lì: Eva rispose che c'erano tutti.
Dio allora dichiarò che quelli che aveva nascosto a lui, sarebbero stati nascosti agli uomini.
Questi bambini occultati diventarono gli Elfi e le Fate e nei paesi scandinavi furono noti come popolo di Huldre.
Le fanciulle Huldre sono eccezionalmente belle, ma hanno lunghe code di mucca oppure hanno un bell'aspetto ma dietro son cave: perpetuano quindi l'inganno della loro origine.
Altrove si crede che le Fate siano angeli caduti oppure i morti pagani, non abbastanza buoni per il paradiso e non abbastanza cattivi per l'inferno, obbligati a vivere per l'eternità "a metà strada" nelle regioni del crepuscolo, cioè nel Regno di mezzo.
Nel Devon, per esempio, si ritiene che i folletti dispettosi siano le anime dei bambini non battezzati.

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